2003
Scorie nucleari in Sardegna: depistaggio e truffa propagandistica
* No alle scorie nucleari in Sardegna: parola di Berlusconi.
Risparmio al lettore la battutaccia che ho in mente.
Berlusconi si chiede come abbia fatto questa notizia fasulla ad avere questo "successo", e da la colpa, puntualmente, alla stampa di sinistra.
Dovrebbe però sapere che in Sardegna il veicolo principale di questa notizia è stata l'Unione Sarda, noto quotidiano locale di nota matrice politica, (tutt'altro che di sinistra) che è riuscita a trasformare tale "notizia" in un affare.
Non solo l'Unione Sarda ha aumentato le vendite ma è riuscita a piazzare le immancabili, e orribili, bandierine blu con su scritto "No alle scorie."...frase seguita da un cubitale "Unione Sarda" (come se fossero i paladini della Sardegna, quando, da decenni sono alfieri della più becera e inqualificabile disinformazione)
Il governo, Carlo Jean e compagnia stanno prendendo atto che chiacchierare troppo su questa vicenda sta facendo loro per dere il controllo della situazione, cambiano quindi strategia.
Su tutta la vicenda avrei un'altra ipotesi: si potrebbe infatti supporre che considerata l'insofferenza crescente della Sardegna nei confronti della oppressiva presenza Nato (con tutto il suo uranio impoverito, con i suoi sommergibili nucleari e con le morti per leucemia a Quirra e Perdasdefogu) la vicenda delle scorie nucleari sia stata pensata ad hoc proprio per fare imbufalire noi sardi per poi "tranquillizzarli"; un buon modo per sedare gli animi e distogliergli dal problema reale: il fatto che la Sardegna sia già una discarica nucleare statunitense.
Per concludere quindi: ci sono fondati indizi che tutta questa storia, proprio in virtù del fatto che sia stata pompata dall'Unione Sarda (estensione e voce dei baronati connessi a Roma e Milano) sia una colossale operazione di "depistaggio".