Inquietante monopolio nel mondo "open"
Joichi Ito conquista la Mozilla Corp, ma pochi sanno che da qualche mese è anche nel board dell'Open Source Initiative.Due eventi recenti che costituiscono ulteriori tessere ad un mosaico oramai ben definito.
* OSI Board of Directors
Dall'Aprile di quest'anno fa parte del board of directors dell'Open Source Initiative anche il famigerato Joichi Ito.
Questo evento potrebbe costituire, a mio avviso, una plausibile "spiegazione" degli attriti tra Free software Foundation e Creative Commons.
Per dirla spicciola: se Ito è nel board dell'Osi, antagonista storica e ideologica della FSF, e nel contempo è nel board di Creative Commons, fino a ieri (e per oltre due anni) "alleata" della FSF, il sistema si complica e "diventa instabile". (per non dire altro)
Nessuno ne ha parlato, neanche i diretti interessati.
La FSF ha liquidato sbrigativamente e improvvisamente le Creative Commons definendole "not free" (eppure le Creative Commons sono identiche a quando la FSF ne consigliava vivamente l'utilizzo...Va comunque evidenziato, ad onor del vero, che l'insofferenza di molti esponenti del mondo "free software" per le Creative Commons non è recente e deriva da argomentazioni e posizioni forse non del tutto condivisibili ma inequivocabilmente oneste e senza secondi fini).
Questi "ripensamenti ufficiali" sono però recentissimi e successivi all'introduzione di Ito nella OSI.

Questo evento costituisce un ulteriore tassello ad un mosaico inquietante.

L'interesse di Ito per l'open source e il mondo "open" in genere e per le sue sterminate potenzialità economiche è stato ribadito qualche giorno fa con la creazione della Mozilla Corp nel quale Ito è anche in questo caso nel "board of directors".
L'operazione è stata ampiamente criticata: trasformare uno dei più riusciti progetti open source , come è stato appunto Mozilla, in una corporation potrebbe penalizzare vistosamente i migliaia di sviluppatori che, nel corso degli anni, hanno apportato il loro contributo proprio in virtù della natura open del progetto.
Questi sviluppatori sono tutelati? (non credo proprio)
O semplicemente ci si appropria (quasi "abusivamente") del loro lavoro tagliandoli fuori? (possibilità plausibile)
Non dovrebbero essere forse gli stessi sviluppatori a gestire questa corporation?

Se poi questa Corporation è guidata da personaggi che, come Ito, si trovano a gestire direttamente alcuni dei più importanti progetti "open" attualmente esistenti e nel contempo sono a capo di gigantesche società leader nel mondo dell'information technology (e non solo) che tipo di prospettiva ci si manifesta?
Non è forse facile che tali progetti vengano fatti confluire in un unica direzione?
Non siamo forse in presenza di un monopolio?

Ricordiamo infatti che, accanto alla gestione di progetti come Creative Commons, OSI, Mozilla ( nonchè una sterminata quantita di progetti "minori" come Tecnocrati o musicbrainz.org) Ito gestisce direttamente o è direttamente implicato in società quali la Neoteny e la 3dsolve (quest'ultima ha in cantiere un accordo con il suo principale cliente -l'esercito statunitentense- per lo sviluppo di un software di simulazione militare il cui "appalto" si aggira intorno ai 6000 milioni di dollari..seimila: si veda a riguardo: The Dark side of Creative Commons.)

Non è forse ben facile quindi, considerati i presupposti, che tali progetti vengano indirizzati e subordinati alle politiche di quelle società?
Non è forse ben facile, ad esempio, che il mondo "open" si trasformi, seguendo questi meccanismi, in uno sterminato bacino di manovalanza a costo zero?
(Il sogno che, in tutti i tempi, ha cullato le notti di ogni sfruttatore)

E' facile, molto facile.