Referendum 12 Giugno: 4 "si", nessun giudizio morale.
Votare si è tenere aperti problemi, in visione di una futura soluzione, che il fallimento del referendum invece chiuderebbe disastrosamente e definitivamente.
Referendum: milioni di cittadini alle urne per riparare (e parzialmente) le bestialità legislative di qualche centinaia di cittadini.
C'è o no qualcosa che non va? C'è o no una "sproporzione"?
Perchè poi dobbiamo esprimerci con un "si" o con un "no" su alcuni aspetti di una legge che comunque non sarebbe stata scritta come è stata scritta se il processo legislativo seguisse vie più consone e adeguate a una "società civile"? (Equalism: Dalla democrazia rappresentativa alla democrazia assembleare)
Perchè dobbiamo esprimerci inoltre, e questo è il punto che ora mi preme, su una legge satura e zeppa di componenti morali, arbitrarie, illecite e illogiche? (Equalism: Aspetti speculativi generali, conclusioni.)

Fatta questa premessa giungo ai dettagli.

1) Utilizzo delle cellule staminali embrionali nella ricerca scientifica.
Le argomentazioni morali e teologiche addotte per impedirla non dovrebbero, per definizione, diventare oggetto di legge.
La legge dovrebbe essere riscritta da zero. (questa come tante altre)
Non mi convince nessuna argomentazione "morale", sia essa cattolico/cristiana sia essa laica.
La legge non può e non deve fondarsi su opinioni o giudizi morali, tantomeno su giudizi di natura telogica.
Voterò si.
Il problema non è con questo "si" risolto. (Il Ma il "no" lo chiuderebbe definitavamente e in maniera disastrosa)
Questo problema non può trovare soluzione se non in seno a un più vasto (e più serio) approccio bioetico.

2) Impianto di tre embrioni, divieto di controlli preimpianto.
L'iter che la futura madre deve seguire nella fecondazione assistita è semplicemente folle e deriva dalle inevitabili contraddizioni/follie nelle quali il legislatore incappa se fonda il suo legiferare sull'opinione e sulla convizione morale.
Riguardo il secondo punto mi concedo io un giudizio morale: se posso impedire che mio mio figlio nasca malato sono un criminale se non lo impedisco.
Voterò si.

3) L'embrione come "persona".
Non si può fondare un diritto sulla convinzione ancestrale che esista "l'anima".
Il problema del rispetto della vita è un problema serio e non può essere affrontato a partire da questi presupposti. (vedi primo quesito)
Voterò si.

4) Fecondazione etereloga.
La possibilità che in una coppia uno dei due partners sia sterile non dovrebbe condannare automaticamente l'altro partner all'impossibilità di riprodursi.
Il fatto che io possa avere dubbi non può costituire un motivo serio per impedire a qualcun'altro una scelta differente dalla mia.
Argomentazioni come "legalizzazione dell'adulterio" sono semplicemente di cattivo gusto e meriterebbero una risposta "di cattivo gusto".
Voterò si.