Rodriguez Zapatero: coraggioso ma solo
Zapatero chiede una nuova risoluzione ONU: ovvero, la presa di posizione degli stati membri dell'unione europea
Il "no" a Bush di Zapatero, il suo annuncio del ritiro delle truppe spagnole dall'Iraq, prefissato per il 30 Giugno prossimo, non è volontà categorica e insindacabile, da parte del futuro premier spagnolo, di "cavarsi fuori dal guaio".
Non è neanche un seguire supinamente le istanze del suo elettorato.
Zapatero chiede una nuova risoluzione Onu che giustifichi la presenza delle truppe; una nuova risoluzione è possibile solo e soltanto se gli stati europei troveranno il modo e il "coraggio" di muoversi secondo un disegno comune.
L'allontanarsi della Spagna dall'Iraq non costituirebbe nessun problema per gli States: l'intervento reale dell'Europa invece potrebbe creare loro diversi e spiacevoli impicci.
Se Zapatero verrà lasciato solo avremo modo di esperire un determinato Dejà vu.
La presa di posizione del futuro premier spagnolo è indubbiamente coraggiosa.
Questo tipo di scelte ha determinato sempre ritorsioni politiche: gli Stati Uniti hanno sempre trovato il modo per "educare" ai loro voleri chiunque si sia mostrato eccessivamente "autonomo e intraprendente".

Quando gli Stati Uniti tentarono con Gheddafi e la Libia ciò che sono riusciti a fare con Saddam e con l' Iraq l'unico ad opporsi fu Bettino Craxi.
(In quel periodo il clima mediatico, fatte le debite proporzioni, era abbastanza simile a quello creato per Saddam: Gheddafi sanguinario, Gheddafi dittatore, Gheddafi pericolo per la pace.)
Non soltanto Craxi si oppose al bombardamento di Tripoli non consentendo l'utilizzo delle basi italiane per appoggiare l'attacco stesso, avvisò addirittura Gheddafi dell'imminente bombardamento, salvandogli la vita, e si oppose allo strapotere del governo Reagan con l'atto vistoso, emblematico e spavaldo della "notte di sigonella" (lo stesso PCI ne apprezzò la natura).
Rifiutare la subalternità agli Stati Uniti, anche simbolicamente, o addirittura inficiare una guerra da loro voluta non è una sciocchezza: significa frapporsi a poteri economici che, come è noto, "non vanno troppo per il sottile".
Sappiamo tutti che fine ha fatto Craxi.
Con questo non intendo certo sostenere "l'innocenza" di Craxi, ma, e questo dovrebbe essere chiaro a tutti: "mani pulite" è esistita perchè determinati poteri la hanno consentita.
Se gli States, la Cia e tutto l' "apparato" avessero deciso di bloccarla non avrebbero avuto nessun problema nel farlo: per quanto concerne Bettino Craxi non si sono opposti, non lo hanno "salvato", proprio in virtù delle sue precedenti scelte in politica internazionale.

Zapatero ha un patto politico da rispettare: è stato eletto per spazzare via Aznar, l'amico di Bush e degli States.
(E' un patto politico serio, non una firma idiota davanti a Bruno Vespa)
Questo tipo di comportamento elettorale si ripresenterà, nel prossimo futuro, in tutti gli Stati Europei: Zapatero è solo il primo.
Gli Stati Uniti sono ben consci di ciò.
La vistosa rinascita di eventi terroristici o, se si vuole, l'aumento dell'attenzione dei media per gli stessi, si include nella volontà di creare nell'opinione pubblica europea il bisogno e il desiderio di "vendetta", la sensazione di precarietà e pericolo, quindi favorire governi filostatunitensi, governi "esportatori di democrazia", governi che continuino a permettere che l'Europa non sia un'entità politica forte ma sia un'accozzaglia inconcludente incapace di levare loro la leadership economica e militare.
E' proprio per questo banale motivo "mediatico" che i pacifisti sono continuamente accusati di connivenza con il terrorismo, anche solo "spirituale"; è proprio per questo che ogni politico che non si mostri supino alle volontà statunitensi prima o poi diviene bersaglio e oggetto di strani scandali.
I servi del giornalismo, italiano e non, puntano così tanto alla criminalizzazione del pacifismo e sono nel contempo così attenti, fino ai dettagli paricolari della vita privata degli antagonisti dei loro padroni, proprio in virtù di tutto questo.
Lo scandalo politico, di qualsiasi natura esso sia, è un modo semplice, diretto ed efficace per far fuori politicamente le "teste calde".
La montatura Telekom-Serbia, ad sempio, la palese volontà di far fuori politicamente Prodi, si include in questo tipo di meccanismo.
Se Zapatero verrà lasciato solo sarà il prossimo bersaglio, e non sarà l'unico.

Se gli stati europei non troveranno il modo di coordinarsi e di portare avanti una coerente politica comune, capace di opporsi con forza agli States, se l'Europa non deciderà finalmente di "nascere" davvero, se la sua nascita non sarà lo svincolarsi dagli Stati Uniti e dalla loro Nato, se non sarà l'acquisire potere in seno alle Nazioni Unite (in mano agli Stati Uniti), se non si troverà il modo di difendere i suoi rappresentanti dal ricatto perenne al quale sono sottoposti: i tentativi apprezzabili, ma isolati come quello di Zapatero, non soltanto saranno destinati a fallire (proprio perchè privi di peso), ma scateneranno la sequenza di colpi bassi alla quale il corso degli eventi politici ci ha così bene abituato.
L'Europa deve nascere in Iraq, e deve nasce con un "ora basta", con un "alt", con una decisa opposizione alla politica militare e criminale degli Stati Uniti.